Scritti - Lewis Baltz
Siamo lieti di annunciare la pubblicazione di un importante testo di Lewis Baltz dedicato alla pratica di Alessandro Laita, all’interno del volume Scritti, edito da Johan & Levi.
Artista centrale della “nuova topografia” americana e figura critica tra le più influenti del secondo Novecento, Baltz ha sempre affiancato alla propria ricerca visiva una riflessione teorica profonda, capace di interrogare con lucidità le immagini, i luoghi e le istituzioni che le governano.
Nel testo, Baltz ripercorre due lavori di Laita – Sono arrivato qui (2008) e These things I do... (2014) – e ne sottolinea la tensione tra visibile e invisibile, tra esperienza e forma, tra fallimento e rigenerazione. Tracciando un parallelo inedito con la figura di Robert Irwin, Baltz evidenzia come la pratica di Laita si ponga in una linea di ricerca in cui l’opera si definisce nell’incontro, nella presenza e in una disponibilità percettiva capace di scardinare i parametri tradizionali dell’arte visiva.
L’inclusione di questo saggio rappresenta non solo un riconoscimento importante, ma anche un’occasione di confronto tra generazioni e geografie artistiche, dove la scrittura diventa spazio di ascolto e di affinità.
Il volume Scritti raccoglie interventi di Baltz su figure come Walker Evans, Allan Sekula, Jeff Wall, Robert Adams, Félix González-Torres, James Turrell e altri, e si configura come un punto di riferimento critico per comprendere le possibilità dell’immagine contemporanea.
Scritti, Lewis Baltz
A cura di Antonello Frongia
Edizioni: Johan & Levi